Angelo Poliziano (1454 – 1494) al secolo Agnolo (Angelo) Ambrogini, umanista e filologo classico, Latinista, Grecista, uno dei più grandi poeti del XV secolo, membro e fulcro del circolo di intellettuali raccolti a Firenze da Lorenzo il Magnifico, autore de Le Stanze per la giostra del Magnifico Giuliano, L'Orfeo, Rime, Prælectiones latine in prosa ed Elegie latine. Meno noto per i suoi Detti Piacevoli , ci diletta con le sue  licenziosità e scanzonature.

Angelo Poliziano; "Facetie e motti arguti di alcuni eccellentissimi ingegni et nobilissimi signori"

Edizione Lodovico Domenichi 1548

 

Testo in lingua originale

Testo in lingua corrente

Nr. XXXII - Dardano Acciaiuoli dimandò una forese, qual fusse maggior piacere: o menar le calcole, o cacare, et rispondendo ella, il menare le calcole, disse: Sì, tu Mona Merda, che hai più menato le calcole che cacato.

Nr. XXXII - Dardano Acciaiuoli chiese ad una contadina se ci fosse più piacere a chiavare piuttosto che cagare; ella rispode che sicuramente era più piacevole chiavare e Dardano rispose: Sì, tu Signora Merda hai più chiavato che cagato!

Nr. XXXIII - Dardano, accompagnando una donna a Barberino, si scontrò in un cane accompagnato con la cagna, e domandato dalla donna che cosa quella fusse, disse che questa cagna voleva fare un peto, e il cane non haveva voluto. Hora pel camino appresso a un boschetto ella volta a Dardano disse: Ve, io vorrei fare un peto. E Dardano smonta e quivi un tratto menò le calcole, e in medesimo modo tenne la seconda volta. Havendo la terza volta colei voglia di fare questo peto, disse Dardano: Se tu cacassi le corate, me non faresti tu più smontare!"

Nr. XXXIII - Dardano, mentre  accompagnava una signora a Barberino del Mugello, si imbatté in un cane che montava una cagna; la donna chiese che cosa stessero facendo; Dardano le disse che la cagna voleva scorreggiare, ma il cane non voleva. Cammin facendo, presso un boschetto, la donna rivolta a Dardano gli disse: "Oddio! dovrei fare un peto!"; Dardano, subito sceso da cavallo, se la chiavò una prima volta e poi una seconda. Ma la signora aveva voglia di fare ancora un terzo peto e Dardano esclamò: "Signora mia .. se tu cacassi anche le budella non mi faresti più uscire!"

Nr.XXXVII - Ser Giovanni Tinghi prete in Santa Riparata, sendo vecchissimo e tutto canuto, confessava una donna. Avvenne che, facendo esso vista di dormire, la buona donna disse un peccato di che si vergognava, e questo è, che col dito s'era solleticata. A questo desto ser Giovanni la dimandò se ella harebbe consentito a un huomo, se all'hora vi fusse stato, e dicendo ella che sì, rispose il sere: Stato vi fussi io!

Nr.XXXVII - "Ser Giovanni Tinghi, prete in Santa Riparata, vecchio e canuto, stava confessando una donna. Mentre il prete, in confessione, faceva finta di dormire, la donna ne approfittò per confessare un peccato di cui si vergognava: con il dito se l'era solleticata! Sentendo la notizia, ser Giovanni le domandò se ella avrebbe acconsentito a farsi soddisfare da un uomo, se fosse stato lì; ella disse di e disse il prete: che peccato! Ci fossi stato io!"

Nr.XXXIX - Una vecchiarella si confessava che sforzata una volta hebbe a fare con cinquanta saccomanni, e dicendole il prete che, se l'era suta sforzata, non era peccato, disse: Oh lodato sia Dio, che io me ne pur cavai la voglia senza peccato!

Nr.XXXIX - Una vecchia, in confessione, raccontava come  una volta, sotto minaccia,  dovette concedersi a cinqua briganti; il prete le disse che se era stata forzata, non aveva peccato; la donna esclamò: Sia lodato Dio! mi sono tolta la voglia senza peccato!

Nr. XLVIII - Il medesimo (1), bestemmiando Dio in gioco, e essendo ripreso, diceva: Io gli do quel che e' vuole

(1) Spadino di Val di Sieve (Rif. XLVII)

Nr. XLVIII - Spadino di Val di Sieve, mentre bestemmiava Dio al gioco, ripreso da qualcuno diceva: Io dò  a Dio quello che egli vuole!"

(1) Spadino di Val di Sieve (Rif. XLVII)

Nr. CLXXXII  - Messer Marsilio dice che è si vuole usare le donne come gli orinali che, come l'huomo vi ha pisciato dentro, si nascondono e ripongono.

Nr. CLXXXIII - Il Franco dice: anco come il cesso che, come l'huomo ha fatto, tura tosto, e fugge fuor il puzzo.

Nr. CLXXXII  - Messer Marsilio dice che le donne vanno usate come gli orinali che, dopo che l'uomo vi ha pisciato dentro, si ripongono e si nascondono per bene.

Nr. CLXXXIII - “E il Franco aggiunge: come il cesso che, dopo che l’uomo ha cagato, lo chiude velocemente e scappa dalla puzza.

Nr. CLXXXIX - Dice Messer Marsilio che e preti sono più cattivi che i secolari, i frati de' preti, de' frati e monaci, de' monaci e romiti, de' romiti le donne.

Nr. CLXXXIX - Dice Messer Marsilio che i preti sono più cattivi dei laici, i frati dei preti, dei frati i monaci, dei monaci i penitenti, e dei penitenti le donne.

Nr. CXIX - Messer Rinaldo degli Albizi havea quattro figliuoli, de' quali e tre n'erano ammogliati, e come buon fratelli facevano anchora delle mogli buona comunanza. Avvenne che 'l minore tolse e menò moglie, e subito fu tentata dal maggiore. La semplicetta fanciulla turbata se ne dolse con la moglie del maggiore, e quella rispose: Oihmé, sta cheta; chè io non so ancora qual sia il mio!"

Nr. CXIX - Messer Rinaldo degli Albizi aveva quattro figli, dei quali tre erano ammogliati e da buoni fratelli mettevano ed usavano in comune le mogli. Avvenne che anche il minore prese moglie e subito fu tentata dal fratello maggiore. La fanciulla sempliciotta, turbata, si andò a lamentare con la moglie del maggiore che gli rispose; Oimè, tranquilla, io ancora non so quale sia mio marito!

Nr. CCXXV - Frà Sinibaldo confessava una volta una donna, e domandava se il marito usava con lei a malo modo; disse la donna: Oh fass'egli di costì? Rispose il frate: Non vi si fa altro! 

Nr. CCXXV – Frate Sinibaldo mentre confessava una dona gli domandò se il marito usasse con lei la pratica sodomitica; la donna disse: Oh! Si fanno queste cose? Rispose il frate: Non si fa altro! 

Nr. CCXLVIII - Nicolò Amici abbracciava la Maria Bella da Roma, e per paura di non la ingravidare, sempre entrava per l'uscio dell'orto. Un tratto, parendogli d'havere errato l'uscio, se ne chiariva con le mani: hora detta Maria gli diceva: Se' tu chiaro? E egli: Si, che tu hai un gran forame!

Nr. CCXLVIII - Nicolò Amici faceva spesso l’amore con Maria Bella da Roma, e per paura di ingravidarla, glielo metteva sempre nel culo. Un giorno, gli parve di avere sbagliato buco e cercava di capirlo con le mani: la Maria gli diceva:  Se' tu sicuro? E egli: Si, perché hai un buco largo!

Nr. CLXXV - Uno di una femmina spenditrice che si sapeva guadagnare la spesa senza far fatica disse: Ella può spendere; ch'ella fa poi il covone in due menate!

Nr. CLXXV – Il compagno di una donna spendacciona che sapeva guadagnarsi la spesa senza fatica disse: Lei si che può spendere; perché poi con due chiavate riempie la dispensa!

Nr. CCXXIV - Il Diavol è! Disse Don Santi. Don Santi, confessando una fanciulla, cominciolle a toccare i capelli, dicendo: E' paiono proprio della Maddalena; poi il viso, poi le poppe, e infine la rovesciò. Diceva la fanciulla: Oimè, voi mi abbracciate, pare a me! Disse Don Santi: Il Diavolo è ch'io ti fornisco!

Nr. CCXXIVE’ il Diavolo! Disse Don Santi. Don Santi, confessando una fanciulla, cominciò a toccarle i capelli, dicendo: Come la Maddalena! poi il viso, poi le poppe, e infine le saltò sopra. Diceva la fanciulla: Oimè, mi pare che mi abbracciate! Disse Don Santi: Non io, è il Diavolo!

Nr. CCLII - Una donna, dimandata qual fussero migliori bordoni per le donne, e grossi o piccoli o mezzani, rispose: E mezzani sono migliori. Dimandata perché, rispose: Perché de grossi non se ne trovano!

Nr. CCLII - Una donna, interrogata su quali fossero i cazzi migliori per le donne, se i grossi, se i piccoli o i mezzani, rispose: I mezzani sono migliori. Chiestole il perché, rispose: Perché i grossi non si trovano!

Nr. CCLVII - Piero di Boccaccino, essendo alle prese con una donna, smarrì per troppa fretta l'uscio, e dicendo colei: Ohimé, voi l'havete in mal luogo! ei rispose: In mal luogo l'hai pure tu! 

Nr. CCLVII - Piero di Boccaccino, alel prese amorose con una donna, per la troppa fretta  sbaglio il buco, e la poveretta disse: Ohimé, lo hai messo nel luogo sbagliato! Ed egli rispose: Nel luogo sbagliato lo  hai pure tu!

Nr. CCC - Al tempo che gl'animali favellavano, si solevano anchora confessare. Hora confessandosi l'asino dell'arte sua, cioé del toppa la chiave, era molto ripresa dal confessore, il quale gli mostrava quanto fussero aspre le pene dell'inferno; e mostrava la gloria del paradiso quanto fusse grande, annoverando molte parti. Dimandò l'asino se in paradiso si chiavasse. Inteso che non, disse: Et io ne voglio innanzi ire all'inferno!

Nr. CCC – Al tempo in cui gli animali parlavano era d’uso che si confessassero. L’asino, un giorno, si confessava della sua bravura, cioè della sua arte di gran scopatore; il confessore lo riprese mostrandogli quanto fosse dolorose le pene dell’inferno e gli mostrava di contro la gloria e i piaceri del paradiso. Chiese l’asino se in paradiso si chiavasse. E sentendosi dire di no l’asino disse: Voglio andare all’inferno!

Nr. CCCXXIX - Un ser Bernardino Aretino ha una donna piacevole, la quale un dì di festa si stava sull'uscio così a gambe aperte, e il marito le mandò  a dire che serrasse la bottega, perché era festa, e non si teneva aperto. Rispose la donna: Il condannato sarà egli, che  ha la chiave e non la serra!

Nr. CCCXXIX – Ser Bernardino Aretino, su incarico del marito,  disse alla bella moglie di quest’ultimo che in un giorno di festa stava sull'uscio di casa a gambe aperte, che chiudesse la bottega, perché era festa, e non si teneva aperto. La donna gli rispose: Sia maledetto quel cretino, che  ha la chiave e non chiude la serratura!

Nr. CCCLXIII - Un Maestro Agnolo Barbini a una donna che lattava il bambino disse quasi per dispetto: Per certo, voi donne havete da Dio più bella gratia che voi non meritate. E, dimandato perché, disse: Perché se vi havesse fatte le poppe tra le gambe come a l'altre bestie, per certo voi eravate una schifa cosa a  vedervi lattare!

Nr. CCCLXIII – Tale Maestro Agnolo Barbini disse quasi per dispetto ad una donna che allattava il bambino: Di certo, voi donne avete avuto da Dio una grazia che non meritate! La donna chiese perché e l’uomo rispose: Perché se Dio vi avesse fatto le poppe tra le gambe come alle altre bestie, di certo sareste state una cosa schifosa nel vedervi allattare!

Nr. CCCLXXXVII - Una donna, in assentia del marito trovandosi con un suo brigante, venne a patto di non manomettere se non monte ritondo, e, provatasi, disse: Hora faremo così, finché torni!

Nr. CCCLXXXVII - Una donna, in assenza del marito, trovandosi a letto con un suo amante, accetto la proposta di farsi sodomizzare e, provato disse: D'ora in poi lo faremo  finché torna mio marito!

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